50° Congresso

Appunti del congresso che si è svolto a Grado dal 17 al 21 ottobre relazionato da: “DIODATO BUONORA”

Lunedi 17 Ottobre 2005, Grado saluta i Maitres

Sono passati solo 3 anni dall’ultimo congresso a Grado. Un successo allora, un successo adesso. Mai come questa volta, gli organizzatori hanno dovuto dire basta alle prenotazioni, non era mai accaduto. Sarà stato per il cinquantennale, sarà stato per la “nuova” Amira. Difatti, resta che l’associazione è in salute e sta lavorando per raggiungere traguardi sempre più prestigiosi. L’albergo che ha ospitato il congresso, il Grand Hotel Astoria, è lo stessodove presta la sua opera Giacomo Rubini, il dinamico fiduciario della sezione Trieste-Gorizia.

Prima di passare al “diario”, vi devo ancora scrivere qualcosa su questa meravigliosa città. Ecco qualche notizia che ho “rubato” sul sito internet della città (sicuramente farà piacere anche agli amministratori): Grado, chiamata anche “Isola d’Oro” per l’arena dorata, rappresenta una delle più affascinanti e suggestive località turistiche dell’Adriatico: le splendide spiagge, il mare azzurro, la laguna, le terme, le marine, la nautica, gli itinerari eno-gastronomici, il ricco programma di manifestazioni, le tradizioni locali, le pittoresche “calli” del centro storico, l’antica Basilica paleocristiana, fanno di Grado una meta unica nel panorama italiano delle località turistiche. La Città è situata nella parte meridionale della provincia di Gorizia su un’isola tra la laguna di Grado e il Mar Adriatico. L’abitato, collegato alla terraferma da una lunga diga artificiale, include un pittoresco nucleo antico di tipo lagunare, attorno al quale si sono sviluppati i quartieri più recenti. Soprattutto durante il periodo estivo, ma anche nel corso dell’anno, Grado ospita un ricco programma di manifestazioni di varia entità (turistiche, culturali, sportive e di intrattenimento).

Tutte notizie che fanno venire voglia di andarci o, come è successo a noi, di ritornarci. All’arrivo, ad attenderci nella Hall del Grand Hotel Astoria, il neo tesoriere Giuseppe Amati ed il neo segretario Giovannangelo Pappagallo. Con un “savoir-faire” da esperti, subito ci hanno illustrato le modalità per prendere le nostre camere ed hanno consegnato a tutti il programma del congresso e un libro di ricette scritto dallo chef e dal maitre dell’albergo (il nostro Rubini).

Alle 20 un ricco buffet con l’aperitivo di BENVENUTO e a seguire il dinner

Questo il menu:

  • Crostini al baccalà mantecato Prosciutto cotto “Sfreddo” * * *
  • Sarde in “Saor” con patate al pesto di rucola * * *
  • Strigoli con pesce spada e pomodorini * * *
  • Pescatrice con croccante di San Daniele Puré di patate e spinaci * * *
  • Mousse Noir Gourmet “Knor” * * *
  • Segafreddo Caffé * * *
  • Trittico di grappe giovani Domenis

Questi i vini in abbinamento:

  • Gran Couvée extra dry
  • Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Az.Agr.Borgo Antico * * *
  • Blanc de Simon 2004 da uve Tocai Friulano Az. Agr. Simon de Brazzan * * *
  • Zuani Vigne Collio 2004 Az.Agr. Sturm * * *
  • Recioto Nero 2002 “Grotta del Nieco” Az. Agr. Fraccaroli

Durante la serata, il giovane sindaco della città di Grado, Roberto Marini, ha dato un caloroso benvenuto a tutti i presenti, augurando un piacevole soggiorno sull”Isola d’Oro”. Poi, è stata la volta di Raffaello Speri, nuovo dinamico Presidente dell‘Amira, di salutare tutti affettuosamente. Alla fine, siccome in questo 50° congresso è prevista la nomina di circa 30 “Maestri della Ristorazione”, ad essere il primo a ricevere l’ambito collare è stato Luigi Del Zotto, della sezione Verona.

Dopo il dinner il direttivo nazionale si è riunito in consiglio, mentre, per ospiti e signore, musica dal vivo eseguita dal complesso “emmepitre”.

Diodato Buonora 17 – ottobre 2005

Martedì 18 ottobre 2005

Gara “Maitre dei Maitres” Vincono Rubini e Sportelli Serata al “PERLA CASINO” di Nova Gorica (Slovenia). Dopo un’abbondante e ricca colazione, una piccola passeggiata e poi tutti nella Sala Lido del Grand Hotel Astoria per l’attesa e sentita gara alla lampada “Maitre dei Maitres”. Tutti i vincitori del concorso “Maitre dell’anno” e in alternativa i secondi classificati dal 1992 al 2004 si sono sfidati a colpi di padella per designare il maitre di tutti i maitres dell’anno. Il tema del concorso è stato “il pescato del giorno” con abbinato un vino friulano. 10 i partecipanti (6 al mattino e 4 al pomeriggio). Alla manifestazione è stato dato molto spazio all’immagine, difatti erano presenti le telecamere RAI e quelle di Mediaset, mentre a presentare c’è stata la bravissima e notissima Maria Teresa Ruta.

Questi i partecipanti del mattino con le relative ricette ed i vini abbinati:

  1. Antonino Lonigro, della sezione Amira Sicilia Occidentale, “maitre dell’anno” del 1995, ha presentato “Pasta della povera gente” con un Pinot grigio 2004 di Livio Felluga
  2. Gianfranco Tavanti, Sezione Sanremo, (20 classificato nel ’94) ha proposto il “Dorsale di sgombro in salsa Aquileia” insieme a un Tocai Friulano dei Colli Orientali del Friuli delle “Vigne di Zamò”
  3. Graziano Simonetti, Abruzzo, 10 nel 2004, ha fatto degustare la “Fantasia di pesce povero” ancora con un Pinot grigio 2004 di Livio Felluga
  4. Giacomo Rubini, Amira Trieste-Gorizia, vincitore nel ’99, ha preparato “Lasagnette di cipollotti ed alici” con abbinato un “Ribolla gialla 2004 C.O.F.” di Dorigo
  5.  Massimo Paccagnin, Sezione Montecatini, 20 nel 2005, ha elaborato “Pick and drink” con un Quartese-Prosecco di Valdobbiadene Doc di Ruggeri
  6. Giovannangelo Pappagallo, Amira Bari, 10 nel 2000, ha concluso la prima manche con i “Cavatelli di Nettuno” ed il vino Ribolla Gialla 2004 C.O.F. di Roncalto.

Alle 13, tutti a tavola per il lunch preparato dai bravi chef dell’Astoria:

  • Le frivolezze di “Jolanda di Colò” * * *
  • Prosciutto San Daniele * * *
  • Pasta e fagioli alla friulana * * *
  • Stinco di maiale al forno “Morgante” Patate al rosmarino
  • Cipolline in agrodolce * * *
  • Zaleti con crema allo zabaglione * * *
  • Segafredo caffé * * *
  • Grappa monovitigno moscato “Valdirose” Tenuta Villanova

Dalla cantina:

  • Prosecco millesimato “Selezione nera” di Valdobbiadene – Vai D’Oca Cantina Produttori
  • Ribiolla Gialla 2004 – Colli Orientali del Friuli Doc – Girolamo Dorigo
  • Tocai Friulano 2004 – Colli Orientali del Friuli Doc – Le Vigne di Zamò
  • Merlot “Riserva Leopold” 1999 – Collio Doe – Az. Agr. Fiegl
  • Verduzzo Friulano 2004 – Colli Orientali del Friuli Doe – Az. Agr. Ermanora

Alle 15 è ripresa la gara. Questi gli altri partecipanti:

  1. Pierrette Rassati della Sezione Udine, vincitrice nel 1997 (unica donna ad aver vinto questa gara), ha preparato “Filetti di sgombro ai profumi autunnali” e vi ha abbinato un Pinot Grigio 2004 C.D.F. Doc di Livio Felluga
  2. Giuseppe Sportelli, Amira Bologna, vincitore 2002, ha proposto “Miseria e Nobiltà” insieme a un “Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Doc – Borgo Antico”
  3. Davide Comoli che è arrivato dalla sezione Ticino (Svizzera), vincitore ’98, ha elaborato le “Sarde alla Wladmira” ed ha abbinato una “Malvasia Istriana 2004 – Carso Doc – Castelvecchio”
  4. Ultimo partecipante, Francesco Misino (Sezione Bari), vincitore nel 1996, ha concluso la manifestazione “Maitre dei Maitres” con gli “Gnocchetti e alici” insieme a un vino, pensate, sloveno: Vinogardi Fon 2004 – Vitovska kras.

Alle 19, siamo partiti, con 6 pullman, per Nova Gorica (Slovenia). La meta è stata il “Perla Casinò”, dove ci aspettava un “dinner-buffet” con specialità culinarie del posto. Poi, arriva il momento più atteso della giornata: nella sala Arena del Casinò sono stati nominati 15 nuovi Maestri della ristorazione ed è stato comunicato il verdetto della giuria. Il “maitre dei maitres” a sorpresa… sono due: Giacomo Rubini e Giuseppe Sportelli che si sono classificati ex aequo al primo posto. AI secondo posto Lonigro e tutti gli altri al terzo. Mentre i nuovi maestri sono: Antonio Guarracino (San remo), Ennio Stocco (Romagna), Mario Esposto (Romagna), Alessandro Elia (Cosenza-Sila), Giuseppe Torino (Paestum), Mario De Marchi (Ticino), Adriano Brandi (Grosseto), Renato Boglione (Verbania), Angelo Fioriti (Ravenna), Valerio Beltrami (Verbania), Vittorio Zacchini (Firenze), Tommaso Riccio (Sorrento), Antonio Reginella (Sicilia Occidentale), Filippo Carollo e Vito Guzzanti.

La serata si è conclusa ai tavoli verdi e alle “slot machines” del Perla Casinò.

Diodato Buonora – 18 ottobre 2005

Mercoledì 19 ottobre 2005

Visita al Castello di Duino:

Visita alla Risiera di San Sabba:

Terzo giorno di un interessante congresso. Gli ospiti stanno “godendo” di un bel soggiorno, anche grazie alle condizioni atmosferiche, non per niente Grado è chiamata l’Isola del Sole. Dopo la solita ricca colazione tutti alla volta di Trieste per visitare il Castello di Duino dei principi di Torre e Tasso, uno degli edifici più fascinosi e ricchi di storia del Carso triestino. Un castello che ispirò anche un poeta di grande sensibilità come Rainer Maria Rilke, che ci soggiornò tra il 1811 e 1912 e che dall’incanto di questi luoghi trasse l’ispirazione per le famose “Elegie duinesi”.

Nonostante sia stato ricostruito dopo le distruzioni della Prima Guerra Mondiale, il castello ha una storia antica e suggestiva. Ugone VI, capitano dei duchi d’Asburgo nel 1832, quando Trieste si offrì in dedizione alla casata degli Asburgo, divenne il capitano della città. Dopo la sua morte il suo castello, il vecchio castello di Duino, passò al casato dei Walsee, che lo abbandonò per trasferirsi nel castello “nuovo”, più grande e comodo. Nel 1472 il castello passò in mano all’imperatore Federico III e poi cambiò di nuovo proprietari: divenne una delle magioni della nobile famiglia degli Hoffer. Alla fine del XVI secolo, però, la casata si estinse e il castello e il feudo furono ceduti a Raimondo VI della Torre.

Praticamente ad ogni passaggio di mano il castello fu modificato, rimaneggiato, restaurato. Oggi il castello di Duino si presenta come un fascinoso insieme di edifici di epoche diverse, stretto intorno ad un cortile con un loggiato e chiuso da alti muraglioni di cinta bastionati. Ad impreziosirlo, sul lato mare, una strepitosa terrazza. Gli ultimi progetti del principe di Torre e Tasso per lo splendido castello di Duino parlano della creazione di un esclusivo centro congressi, probabilmente con la possibilità di alloggio. Dopo aver visitato questo bel castello, solo dal 2003, aperto al pubblico, siamo andati al Ristorante La Marinella della famiglia Zerial che, a Trieste, ha fatto la storia dell’Amira: prima papà Boris (recentemente scomparso) e poi il figlio Andrea sono stati fiduciari della locale sezione prima dell’attuale Rubini.

A tavola ci è stato servito:

  • Ribaltavapori e sardoni impanati * * *
  • Assiette di crostacei
  • e molluschi del Golfo di Trieste * * *
  • Risotto ai frutti di mare Gnocchetti con guazzetto di pesce * * *
  • Branzino al forno Patatine novelle Ratatouille di verdurine * * *
  • Strudel di mele * * *
  • Caffè * * *
  • I Liquori e i Brandy Stock

Dalla Cantina:

  • Il Riesling Doc, Martini
  • Vitoska 2004, Vinogradi Fon (Slovenia) – Tressa Belo, Az. Stegovec (Slovenia)
  • Malivaija 2004, Vinogradi Fon (Slovenia)
  • Teran, Az. Taucar (Slovenia)
  • Verduzzo 2004, C.O.F. Ronchi di Marzano

Dopo, siamo partiti alla volta della “Risiera di San Sabba”, il grande complesso di edifici per la pilatura del riso, costruito nel 1913 nel periferico omonimo rione, venne dapprima utilizzato dall’occupatore nazista come campo di prigionia provvisorio per i militari italiani catturati dopo (‘8 settembre 1943 Stalag 339). Verso la fine di ottobre, venne strutturato come Polizeihaftlager (Campo di detenzione di polizia), destinato sia allo smistamento dei deportati in Germania e in Polonia e al deposito dei beni razziati, sia alla detenzione ed eliminazione di ostaggi, partigiani, detenuti politici ed ebrei. Un posto che solo a descriverlo fa rabbrividire.

Rientrati ali’ Astoria, alle 20 ci è stato servito il seguente dinner:

  • Le Fantasie di Bertolini * * *
  • Flan di zucca alla crema di Montasio * * *
  • Raviolo con speck di Sauris e chiodini * * *
  • Faraona in umido con polenta * * *
  • Putizza “Ota” e semifreddo al Most di “Bepi Tosolini” * * *
  • Segafredo caffè * * *
  • Most di Bepi Tosolini

Dalla cantina:

  • Prosecco Quartese brut Valdobbiadene, Ruggeri
  • Sauvignon 2004, Collio Doc, Vii/a Russiz
  • Pinot Grigio 2004, C.O.F. Doc. Livio Felluga
  • Ciccinis 2004, Collio Doc, Attems
  • Verduzzo “Dulcis” 2004, Friuli Grave, Az. Agr. Brunner

Finito il dinner, sono stati nominati altri “Gran Maestri della Ristorazione”: Gaetano Marchese (Sezione Napoli), Giuseppe Francescon (Jersey), Guerrino Fusato (Verona), Ampelio Quassi (Milano), Giuliano Monti (Londra), Rosario Lo Verde (Sicilia Orientale), Luigi Candeo (Milano) ed Emilio Quaglia (Milano). Dopo, mentre tutti gli ospiti sono andati al bar dell’Astoria per ascoltare musica dal vivo, il Gran Cancelliere Mario Petrucci ha riunito tutti i “Gran Maestri” che hanno eletto Rosario Magrì della sezione Sicilia Orientale, vice cancelliere dell’ordine.

Diodato Buonora 19 ottobre 2005

Giovedì 20 ottobre 2005

Visita Aquileia e Palmanova, Guinness delle lampade:

Gran Galà dell’Arrivederci:

Oggi il tempo ha fatto le bizze. Tutta la giornata, una leggera e scrosciante pioggerellina ci ha accompagnati senza interruzione. Cosa che ha leggermente modificato i nostri programmi. Pazienza. Dopo l’abbondante e ricca piccola colazione servita all’Astoria, partenza per Aquileia, città fondata dai Romani come colonia latina nel 181 a.c., ali’ estremità orientale della pianura veneta, a pochi chilometri dal mare. La fondazione avvenne essenzialmente per ragioni militari. Era il momento in cui Roma, conquistata tutta la penisola, si stava espandendo nell’Italia settentrionale: Aquileia fu la base per le operazioni contro le popolazioni carniche, che abitavano l’arco alpino e successivamente per tutta la penetrazione romana nell’IIlirico, nella Dalmazia e nella Pannonia; anche in seguito fu punto di partenza per operazioni militari lontane e luogo ove venivano a svernare le legioni. Una cittadina da visitare ricca di storia e cultura.

Dopo abbiamo proseguito per Palmanova, la città “stellata”, il disegno della roccaforte, a forma di stella, fu ideata dal friulano Giulio Savorgnan. Da visitare c’è la Piazza grande, il Duomo, le porte della fortezza, la fortezza e la polveriera napoleonica. La colazione ci è stata servita a Passariano (UD), al Ristorante del Doge, adiacente alla Villa Manin, un complesso maestoso ed armonico immerso in un parco secolare. Questa fu dimora dell’ultimo Doge di Venezia, Ludovico Manin, ed ospitò Napoleone Bonaparte che proprio in questa villa firmò con l’Austria il trattato di Campoformio (17 ottobre 1797).

Ecco il menu:

  • Stuzzichini caldi e freddi in Barchessa * * *
  • Carne al limone con crema di formaggio * * *
  • Gnocchetti al Montasio su foglia di frico * * *
  • Stinco di vitello arrosto Patate al forno verdura cotta * * *
  • Bavarese ai frutti di bosco
  • Crepes Parisienne con Brandy ed Orange Stock * * *
  • Caffè * * *
  • Distillati e grappe Maschio

Questi i vini in abbinamento:

  • Prosecco Duca d’Alba
  • “Rosandar” Pinot Grigio 2004 Isonzo Doc, Cantina Produttori Cormons-Tocai Friulano 2004 C.O.F., Az. Agr. Valchiarò
  • “Taiut” Merlot 2003 Collio Doc, Cantina Conti Formentoni
  • Verduzzo 2003, C.O.F.,Az. Agr. Valchiarò

Alla fine della colazione su un lungo buffet, 32 maitres con altrettante lampade hanno preparato le crepes per tutti in una scenografia di classe ed eleganza. Rientrati in albergo a Grado siamo andati alla celebrazione della S.S. Messa officiata da S.E. Monsignor D’Antoni, Vescovo di Gorizia, accompagnata dal coro S. Cecilia di Grado.

Alle 20, Aperitivo e Gran Galà dell’Arrivederci

Ecco lo stupendo menu:

  • Frittura di pesciolini della Laguna di Grado Montasio delle Latterie Friulane
  • Prosciutto Praga nazionale con osso” mOrgante” * * *
  • / carpacci di mare “Greci” * * *
  • Risotto alle canoce * * *
  • Rombo alla Giuliana Timballo di patate e peperoni * * *
  • Sgroppino alle fragoline di bosco e menta selvatica * * *
  • Tagliata di manzo con salsa al “Tiare blu” Fagiolini al bacon * * *
  • Torta A. M./.R.A. * * *
  • Segafredo caffè * * *
  • Ue Uva Rossa Nonino
  • Acquavite d’Uva Monovitigni

I vini in abbinamento:

  • Gran cuvèe Foss Marai
  • Ribolla Gialla 2004 2004 Collio Doc, Tenuta Ronc Alto – “Braide Grande” Pinot Grigio 2004 Colli o Doc, Livon – “Braide Alte” 2003, Livon
  • Tiare Blu 2001, Livon
  • “Casali” 2003 Verduzzo Friulano, Livon

Durante la serata c’è stata l’ultima “sfornata” di nuovi “Maestri”: Paolo Mecatti (Toscana mare), Guido Guidi (Montecatini), Riccardo Todoli (Ravenna Lidi), Alberto Civitella (Genova), Antonio Squicciarini (Venezia), Carlo Violin (Trieste), Dante Sanna (Sardegna), Elio Lemmo (Trieste), Pier Angiolo Mazzei (Montecatini) e Giacomo Rubini (Trieste). Poi, Nilla Fornasiero, delegata nazionale delle “amirine”, ha comunicato il nome di “Lady Amira 2005” che è la signora Tina Di Terlizzi della sezione Calabria. A fine serata un bel discorso del Presidente Speri che ha ricordato e ringraziato tutti quelli che hanno collaborato con lui in questo nuovo corso dell’Amira. Continuando, ha fatto presente che esattamente nella giornata odierna ricade il 50° Anniversario dell’Amira, essendo stata fondata il 20 ottobre del 1955 al Savini di Milano. Il Presidente ha concluso dando l’appuntamento a tutti per il prossimo anno.
Dove? Si parla di Parigi. Forse Italia. Forse altrove. Sono molte le località che vogliono ospitare la nuova Amira.

Venerdì 21 ottobre 2005 Partenza e Arrivederci

Ebbene, è arrivato il giorno dell’arrivederci. Tutte le cose belle hanno una fine. Tutti felici con un po’ di tristezza abbiamo lasciato il Friuli. Siamo stati bene a Grado: l’ambiente, l’accoglienza, la cucina e i vini sono stati al di sopra delle aspettative.

Grazie Rubini. Grazie Speri. Siete “Grandi”