Frutta flambata per gli ospiti della di riposo ” AI PINI”
- Nella prima foto, la preparazione
- Seconda foto, gli ospiti osservano con attenzione le crepe flambateal cioccolato
- Terza foto, I MAITRE AMIRA che hanno preparato le crepe
TRA I PINI E LA VOLTA CELESTE
Ogni qualvolta ritorno alla tua nuova casa, porto con me due ali di cigno
e uno swing, perché, gli accordi del cuore si librino alti, tra i Pini e la volta celeste
e il gufo non faccia più il nido, sul tuo albero stanco.
FLAMBAGE DI PRIMAVERA” i Maîtres A.M.I.R.A. per il “sociale”
di Claudio Buttura
Da Claudio Buttura a sua madre e a tutti gli anziani ospiti della Residenza “Ai Pini”
Perfettamente a suo agio come fosse al “Savoy” o in navigazione su una lussuosa nave da crociera, sovrano del Servizio di Sala, mercoledì 9/4 u.s. il Cancelliere O.G.M.R. Mario Petrucci, ben coadiuvato dai suoi colleghi A. Di Ciano, A. Milani, A. Romano, V. Santoro, e P. Vettor, ha diretto da par suo nel soggiorno della casa di riposo, ovviamente più modesto, il “Flambage di Primavera” dedicato da A.M.I.R.A. agli anziani ospiti della Residenza “Ai Pini” di Besano (VA).
Nell’occasione i Professionisti dell’Accoglienza hanno dato luogo ad una nuova tipologia di servizio, legata al “sociale”, che col tempo, ne siamo certi, saprà conferire ancor più alta dignità al lavoro di una categoria da sempre attenta a proporre alla clientela un servizio d’elevata qualità umana e professionale. Grave sarebbe privare il settore Accoglienza del nostro Paese di una tale risorsa, come invece sembra in procinto di verificarsi se fosse confermata l’ipotesi della soppressione di quest’autorevole figura professionale dai programmi scolastici degli istituti alberghieri.
Si deve alla cortesia dei sei Maestri, avvicendatisi con squisito savoir faire e spontanea generosità con le loro signore nel compito di movimentare ed arricchire di piacevoli spunti un pomeriggio meteorologicamente depresso, se lo spettacolo, inconsueto in una casa albergo e nel suo reparto protetto, situato al piano meno 1 è riuscito a sottrarre gli anziani ad inevitabili momenti di solitudine, strappando loro qualche sorriso tra un assaggio di crêpes al cioccolato ed una spruzzatina di liquorosa dolcezza sulla frutta alla “fiamma”.
Nei momenti che hanno preceduto la preparazione del “Flambage”, iniziato in ritardo a causa d’un piccolo imprevisto, M. Petrucci s’è trovato costretto a dribblare l’attesa e lo ha fatto con la consueta perizia ed un po’ di bon ton, grazie all’utilizzo di qualche aneddoto e ad alcune dimostrazioni pratiche; ha mostrato, ad esempio, come un buon maître sia in grado d’aggiungere eleganza alla mise en place predisponendo sulla tavola tovaglioli a forma di onda, di fiore, di conchiglia. Conchiglia dalla quale Franca Fabbri, già illustre soprano del Teatro alla Scala ha poi… estratto alcune perle poetiche, da lei interpretate con classe prima che il loro autore, estensore di queste righe, “chiudesse il cerchio” leggendo personalmente alcune liriche, per il piacere delle numerose persone presenti in sala.
Una giornalista, inviata da un’emittente televisiva locale, intervistava il neo Cav. Uff. Mario Petrucci mentre un cameraman effettuava alcune riprese del flambè eseguito dall’inappuntabile Artemisio Milani, di casa in Val Ceresio. Umida e piovosa all’esterno, la giornata custodiva in realtà un cuore caldo, latore non solo dell’importante messaggio sociale di cui s’è detto ma, di riflesso, della risposta… di fuoco fornita dai Maîtres A.M.I.R.A. alla doccia fredda inferta alla loro categoria dall’ultima pensata del Ministero della Pubblica Istruzione.
Ebbene sappiano, lorsignori, che non sarà certo la loro insipienza a rubare Qualità e Calore alla vita: ci vuole ben altro che uno starnuto di pulcinella per spegnere una fiamma che trova alimento nell’innata vocazione del Maître al Servizio, nella precisa coscienza che egli possiede del rispetto dovuto ai suoi ospiti e nella sua adesione senza incertezze ai sani principi dettati dal cuore e dall’etica del lavoro.
La fiammata di primavera accesasi in riva al Ceresio s’appresta così a diventare un incendio che nel prossimo mese di maggio illuminerà anche la comunità “Exodus”, dove i Professionisti dell’Accoglienza hanno programmato una cena per parecchie decine di persone, naturalmente a scopo benefico.
Sembra che a qualcuno, nei corridoi di palazzo, stia già cominciando a scottare il…