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La Marchesa

Il Dott. Giulini, propprietario della tenuta La Marchesa, ha ricevuto noi soci della AMIRA Milano uniti alla associazione A.I.R.A., con una calorosa accoglienza, facendoci visitare i locali di tutta la tenuta, soffermandosi in modo particolare sulla cantina e il processo di vinificazione con le rispettive fasi di vinificazione e i vitigni coltivati.

“QUEL MESSAGGIO NELLA BOTTIGLIA”

“Questa volta il poeta racconta d’un annuncio di nozze, in luoghi solari ove il biondo Cortese seduce l’Immaginazione, che rifiorisce – oh, acerbo amore! – tra i filari di maggio e la brezza che viene dal mare ha un “ampia e persistente” fragranza, che spira come afflato divino sulle colline del Gavi. Canta, il poeta, di uomini e donne che sanno leggere e scrivere appassionate storie di… vite: e narra di quella settecentesca dimora con vista, che oggi rinnova i fasti di un tempo.

Racconta d’un ospite eclettico, dal signorile profilo, lì giunto neppure da troppo lontano, maestro¹ di buone maniere che non dimentica mai di levare alto il flûte del buon gusto, offrendo a ciascuno la sua “buona forchetta” o il prezioso supporto di qualche segreto, concesso perfino a… James Bond !²

S’inchina, il poeta, a un’Artista che ha nome cognome e indirizzo scolpiti nella storiografia del “Bel Canto”; Franca Fabbri, un tempo Poesia della voce, ora Voce della poesia che il bel melograno nel cortile patrizio accende con le note aranciate dei propri silenzi, accompagnandola a volo di cigno ad un piccolo stagno di riflessioni che tu non ti aspetti, sotto i cieli ondulati del Gavi. E racconta, il poeta, di quel gruppo d’amici, naufraghi di città volontari, che alla fine d’un verde mattino di maggio ritrovano terra scoprendo in una bottiglia o, meglio, in molte bottiglie non a caso private del tappo, un messaggio di quelli che sollevano il cuore. Ed il gomito, anche…” Questa sorta di divertissement, ambientato tra i vigneti della tenuta “LA MARCHESA” di Gavi (AL), riassume in poche parole dai toni scherzosi, o volutamente fuori misura, la piacevole domenica (28/05/06) da me trascorsa in collina coi gruppi A.M.I.R.A e A.I.R.A che ben rappresentano le rispettive categorie di operatori dell’ospitalità in Italia. Faccio presente il significativo apporto fornito all’allestimento del programma dal Maestro del Lavoro Vito Santoro e da Luciano Manunta, che s’è rivelato piuttosto sensibile al fascino della poesia; devo ammetterlo, lui non è certo tra quelli che si perdono in un bicchier di… vino!

Una menzione speciale va a Mario Petrucci¹, Gran Cavaliere del Sapervivere e dell’ospitalità; mèntore, così dice la storia, di “buongustai” illustri come Sean Connery² e Maria Callas, Grace di Monaco e… Franca Fabbri.

Alla prossima, con tanti nuovi aderenti! Prosit

Claudio Buttura
(il poeta) Milano, 30/05/06

La Grappa

Incontro al Principe sul tema della grappa di Claudio Buttura

Nessuno avrebbe mai immaginato di vedere un Maître d’alto profilo brindare a grappa nell’elegante salone di un albergo di lusso, impugnando con la destra un capo di… “imbarazzante” biancheria intima femminile! Ebbene, ciò è davvero accaduto il 12 febbraio u.s. all’Hotel “Principe di Savoia” di Milano, nel corso dell’incontro “La Grappa: non solo una questione di cuore”, organizzato da Aira Lombardia in collaborazione con Amira ed Uipa per il percorso “Incontri & Formazione” con Solidus “I Professionisti dell’Ospitalità

Il Maître dell’Amira Marino Damonti, protagonista della serata, esibendo sorprendenti doti di pigmalione e di prestigiatore, non ha solamente intrattenuto, sul tema del prezioso distillato, una platea incredibilmente folta, un centinaio le presenze, a sottolineare l’eccellente riuscita dell’ultima iniziativa promossa dai professionisti aderenti a “Solidus” – ma ha raccontato, con dovizia di particolari, una storia d’Amore.

Non c’è altro termine per descrivere in modo più incisivo la trasparente, incondizionata passione di quest’uomo per la vera “star” della principesca serata, un distillato tutto nostro; la Grappa, se non vestisse i panni dimessi della cenerentola, che noi stessi abbiamo confezionato per lei in passato, sarebbe negli ardenti desideri del relatore una regina agli occhi del mondo.

Et voilà! Dopo una rapida disamina dei sistemi di distillazione del passato, contraddistinta da una severa critica del Nostro ai carenti metodi di “insilamento” delle vinacce e ad eccessive ruvidezze alcoliche, il Maître con l’hobby della Grappa spezzava una lancia a favore degli odierni 136 distillatori (rispetto al migliaio del passato) che oggi dedicano assidui sforzi all’affinamento del loro prodotto per consentirne un’adeguata valorizzazione. Tra simpatici aneddoti e puntuali descrizioni dei moderni impianti di distillazione della grappa, cui vanno aggiunte le tre distillerie “a fuoco diretto” ancora esistenti il relatore onorava il proprio impegno con un panegirico dedicato al prodotto “bene invecchiato” che, a suo avviso, non sfigurerebbe affatto se messo a confronto con i più celebri e gettonati suoi pari, selezionati all’estero (whisky, rhum, brandy…).

Col cuore immerso fino al miocardio nei bicchieri (più d’uno, naturalmente, sulla base di precisi parametri ma anche con accurato gusto personale) l’abile pigmalione andava dipanando la storia d’amore con la sua regina tra metaforiche effusioni ed appassionati sguardi aldilà del… vetro, fino al termine della cena ideale comprensiva di grappa aromatica (es. Moscato) se a base di pesce; grappa strutturata (es. Sfurzat) se a base di piatti robusti. Mai dopo il caffé. Raccomandazione, quest’ultima, da osservare scrupolosamente pena l’archiviazione della stima da parte del nostro partecipe amico che non mancava, poi, di offrire utili indicazioni alla platea, ormai inebriata dai molteplici assaggi studiati con cura e perizia, circa il modo migliore per carpire alla reginetta di bontà alcuni dei suoi preziosi segreti: ad esempio, riempire per due o tre volte una tazzina da caffé con acqua bollente, versandovi poi gettata via l’acqua e dopo aver lasciato asciugare la tazza il prezioso liquido.

Con i profumi ed il calore del suo “corpo” delizioso, la vostra regina vi inonderà il cuore (e non solo!) di… libido e allegria. Eccolo, l’aedo delle incomparabili virtù terapeutiche e spirituali dell’aqua de vitae, del morbido appagamento dei sensi con i quali la generosa sovrana della buona tavola premia infallibilmente chi la corteggi con spontaneità, perizia e raffinato sentire. Certo, però, che quel poker di grappe e quei divertenti giochetti di prestigio al termine della serata… Si spiega forse, così, l’improvvisa comparsa del caratteristico, “compromettente indumento di cui s’è detto all’inizio, al posto di un innocuo fazzolettino rosso estratto pochi istanti prima dalla tasca del Nostro?

Suvvia, signor Damonti, così non vale! Lei ha risvegliato, in tal modo, pensieri lontani ed ormai sopiti nella mente del poeta, un capitolo della sua vita chiuso con molti rimpianti a due passi dal mare:

“Noi due, insieme, dimentichi del mondo, dispersi tra questi vicoli dorati di tramonto e limoni. Insieme, noi due nel nostro onirico amplesso, concerto di profumi voluttuosamente distesi sul golfo, tuffo dolce o salato fra pesci di scoglio e chimere. Noi due, insieme gabbiani e poeti travolti nell’estasi degli ulivi. Fantasie. Incrostate alla chiglia del mio amore platonico che mai prenderà il mare. Sugli spalti inarrivabili della fortezza, il bacio di due innamorati umido, caldo come lacrime nella sera e lungo, come solo la notte. Lontanissime, stelle alla deriva nel buio, le luci di Portovenere interrogano il mare e il destino.”

Eppure, basta un quadratino di cioccolato fondente 70%, che Marino Damonti consiglia d’accompagnare con un piccolo sorso di grappa d’Amarone, garbatamente robusto e consolatorio, per sciogliere subito la malinconia.

A questo punto vorrei evidenziare il ruolo di primo piano svolto dagli ottimi sponsors della serata. L’azienda veneta¹ che ha offerto i prodotti per le degustazioni: trenta ettari di terreno nei pressi di Conegliano (TV) e diverse idee originali, una delle quali (la grappa vaporizzata, presentata in dispenser dotato di nebulizzatore quasi fosse acquavite… di Colonia) da spruzzare su caffé, dolci, gelati, perfino sigari, che se da un lato delizia l’olfatto senza alterare il gusto di quei prodotti destinati al consumo, dall’altro è utile a conquistare i gusti del partner attraverso… l’olfatto.

È poi il turno, noblesse oblige, del maitre chocolatier piemontese² dall’invidiabile curriculum ottocentesco che, muovendo dalla geniale seppur casuale intuizione d’effettuare la lavorazione del cacao con macchinari fino a quel momento utilizzati in conceria, seppe dare aromi e forme irresistibili per ogni vero, concupiscente buongustaio.

Non ultimo, lo sponsor lodigiano³ intervenuto grazie al brillante intuito del lucidissimo Luciano Manunta, il quale, nato su un’isola mediterranea dagli intensi profumi di mirto e di mare, pare sia in grado di riconoscere “a naso” tutto ciò che odora di buono, anche quando occultato dalle brume della sua terra d’adozione.

Ha presentato i dolci della tradizione contadina, il Presidente del Consorzio di Tutela del Prodotto Tipico lodigiano, nel cui applaudito intervento, però, ho ravvisato, devo dire con un certo rammarico, la volontà di glissare sull’origine dei prodotti presentati, inconfutabilmente “lombarda”; termine da lui ritenuto compromettente per ipotetici risvolti, di natura politica, che vi si potrebbero rilevare. Atteggiamento poco comprensibile, anche perché contradditorio rispetto alla volontà manifestata dallo stesso di valorizzare la tipicità del prodotto, le cui origini costituiscono in ogni caso motivo di fierezza. Del resto, le persone collegate alla politica cui lei, caro Presidente, ha fatto esplicito riferimento, pur con tutte le loro inevitabili pecche, non hanno certo avuto il… buon tempo bensì il coraggio di alzare la testa, dando voce al desiderio di ogni uomo onesto di modificare una realtà eticamente inguardabile. Aggiungo che, a mio avviso, l’attuale riscoperta di tante piccole realtà locali insistenti sul territorio nazionale si deve, in buona parte, all’intuito ed all’impegno delle persone di cui sopra: almeno per questo, esse meriterebbero un po’ di rispetto.

Simpaticamente, tuttavia, la assolverò per abbondanza di prove offerte dall’alta qualità della sua “tortionata” (nella doppia versione “San Bassiano” ed “Incoronata”) e per i prelibati “Bacioni” ripieni di cacao, nocciole e miele, riconoscendoLe senza incertezze la bontà del Prodotto Tipico lodigiano, comunque espressione, lo si voglia o no, del territorio lombardo e della laboriosità dei suoi abitanti.

Ritengo sia questo l’aspetto di maggior interesse emerso dall’incontro col Maître Marino Damonti, preceduto a sua volta dalla breve prolusione di Renato Andreoletti e dal saluto di Franco Alzetta, rispettivamente coordinatore e presidente uscente di “Solidus” ai quali ha fatto seguito la presentazione da parte di Mario Petrucci, Cancelliere dell’Ordine Grandi Maestri della Ristorazione, dell’attesa crociera nel Mediterraneo che avrà luogo nel prossimo autunno a bordo della “Costa Serena”, straordinaria “città galleggiante” di 120.000 tonnellate di stazza della nota compagnia di navigazione, fresca di varo. Da ricordare, infine, l’angolo letterario delle serate Aira comprendente la lettura, affidata alla voce prestigiosa di Franca Fabbri, di una simbolica poesia del sottoscritto e di un breve passo riferito alla filosofia “sufi”, tratto dal romanzo di Paulo Coelho “Veronica decide di morire”: viceversa, il brano inserito nel volume “Il volo della martora” di Mauro Corona, la cui lettura non si è potuta effettuare per mancanza di tempo, sarà doverosamente riproposto in altra data.

Riallacciandomi a quanto accennato in precedenza, rilevo che tutti gli interventi, da quello del relatore agli sponsors, hanno portato al tavolo di degustazione esperienze legate alla capacità imprenditoriale ed alla creatività della nostra gente, insieme agli ottimi frutti del territorio. Una ragione in più per invitare tutti, sottovoce ma con estrema convinzione, a “guardare dallo spioncino” prima di spalancare l’uscio di casa all'”ospite” di turno (cinesi, arabi, indiani, ecc.) in una parola, all’intero universo. Un consiglio? Verificare in anticipo che la “mise en place” in cucina e la messa in piega della… signora siano curate in ogni dettaglio ma, soprattutto, che il dolce “fatto in casa” da offrire all’ospite chiunque esso sia, non manchi mai sulla nostra tavola.

In caso contrario, sarebbero meritati gli sfottò hollywoodiani di Mr. G. Clooney: “No… Bacioni, no party”.

  • Distilleria “Bottega” s.r.l. – Bibano di Godega (TV)
  • “Caffarel” – Luserna S. Giovanni (TO)
  • Premiata Pasticceria Gelateria “Dolce Lodi” s.n.c. – Lodi (LO)

51° Congresso

Sunto del congresso di Diodato Buonora

AMIRA – Speciale Castellaro Martedì 14 novembre 2006

Apertura Congresso – Assemblea

Dopo la ricca prima colazione avvenuta nelle sale “A. Vespucci” e “A.Doria” si è passati all’apertura del congresso. Prima di iniziare, il presidente Speri ha voluto ricordare Lina Di Napoli, prematuramente scomparsa poco più di un mese fa e tutti sappiamo quello che ha dato alla nostra associazione. Un lungo e sincero applauso alla memoria di Lina.

Poi, è cominciato il congresso che quest’anno ha come tema “Conosciamo la Riviera di Ponente e i suoi prodotti”. Oltre all’intervento del presidente Speri ci è stato quello del Sindaco di Castellaro, dotto Alessandro Catitti e dell’esperto di storia ligure Renato Tavanti.

In seguito si è passati all’assemblea dei soci dove tutti hanno avuto la possibilità di prendere la parola. Citiamo gli interventi: Pederzani (Montecatini), Chiaramonte (Genova), Tavanti (Sanremo), Soragni (Genova), Alovisi (Napoli), Cava (Londra), Guidi (Romagna), Bifora (Cosenza-Sila), Santoro (Milano), Paesano (Napoli) e Rubini (TriesteGorizia). Molto applaudita la frase del Maestro Gianfranco Soragni: “vale più un cameriere intelligente che un ingegnere ignorante”. Durante l’assemblea ci è stata la presentazione ufficiale dei nuovi fiduciari di Londra e Ginevra, rispettivamente Vittorio Melis e Giovanni Perito.

Pranzo e siamo su Rai3

Dopo l’assemblea, nella sala “Le Ginestre” del CASTELLARO GOLF RESORT, alle 12 e 30 ci è stato servito un ricco aperitivo con lo spumante Modolet della Tenuta Angoris e successivamente il pranzo con questo menu:

  • Tris di affumicati con insalatina novella con emulsione al mosto di oliva e toast melba
  • Garganelli ai porcini e pomodoro fresco ***
  • Trancio di spada alla piastra in salsa di verdure croccanti Patate naturali
  • Semifreddo ai due cioccolati con salsa al fondente e Vini

– Riviera Ligure di Ponente Vermentino 2005 Doc, Le Rocche di San Nicolao
– Riviera Ligure di Ponente Pigato 2005 Doc, Le Rocche di San Nicolao

Durante il pranzo ci è stata consegnata la copia della rivista “Ristorazione & Ospitalità” fresca di stampa e su dei video sparsi un po’ in tutta la sala abbiamo visto il TG3 Liguria dove hanno trasmesso le riprese effettuate in mattinata e un’intervista al Presidente Speri.

Mercoledì 15 novembre 2006 visita Montecarlo

Dopo la consueta abbondante prima colazione awenuta nelle sale “A. lespucci” e “A.Doria” siamo partiti per Montecarlo (solo un’oretta di pullman), una delle località più famose del mondo. Un’eccezionale giornata quasi estiva” ci ha accompagnato piacevolmente in terra monegasca. I congressisti hanno avuto la possibilità in tutta libertà di visitare i luoghi più rinomati del piccolo principato. La maggior parte è andata a Palazzo Grimaldi, hanno visto il famoso cambio della guardia e tante altre cose interessanti. Una trentina di persone (io ero tra questi) ha avuto la possibilità di visitare la famosa “cave” dell’Hotel de Paris.

I gentili maitres dell’albergo, molti dei quali soci amira, ci hanno accompagnato in una visita a dir poco entusiasmante, non per aver visto le belle sale dei ristoranti (Louis XV – Alain Ducasse, Le Grill, Cotè Jardin e La Salle empire), la cucina superorganizzata oppure alcune suite maestose. L’entusiasmo totale è avvenuto passeggiando nella rinomata cantina (cave) dell’albergo. Una raccolta tra le più importanti del mondo. Siamo stati accompagnati dal responsabile della cantina, Gennaro lorio, che ha sotto la sua supervisione una decina di persone che lavorano unicamente nella “cave”.

Gennaro ci ha spiegato che, nei 1500 metri quadrati, tenuti sotto controllo con la temperatura (16-18°) e l’umidità (min.75%), essa custodisce 500.000 bottiglie (di queste 300.000 sono di Bordeaux) per un valore all’acquisto di circa 15 milioni di euro! Nella cantina interminabili file di cassette di legno e una lunga serie di bottiglie coricate, fanno una coreografia spettacolare. Sì, è vero questa è la più importante cantina del nondo di una catena alberghiera e solo chi l’ha visitata può capire la nostra emozione. Come avremmo voluto essere stati dimenticati in questi uoghi sotterranei con un bicchiere e un cavatappi….

alcuni amirini nella famosa cantina dell’Hotel de Paris

Pranzo a “Le Café de Paris”

Alle 12 e 30 siamo andati a pranzo in uno dei più rinomati ristoranti del mondo: “Le Café de Paris”. Si, per organizzare questa giornata gli amirini di Sanremo con la collaborazione di quelli di Monaco sono stati “grandi”. Non so se tutti si sono resi conto di quello che abbiamo ricevuto in questa giornata e quanto impegno c’è alle spalle.

Ecco l’elegante menu che ci è stato servito:

  • Apéritif- “Spumante & Barbagiuans” ***
  • Aiguillette de canard en terrine aux aromates sauce gribiche ***
  • Dos de cabillaud poelé à la provençale sauce légère aux parfuns de mostarde ***
  • Paris-Brest au praliné sauce au caramel
  • Vins: Chateau La Grande Métairie – Entre Deux Mers – Chateau Pasquet – Bordeaux

In seguito abbiamo avuto la possibilità di fare shopping nei rinomati negozi del principato mentre alcuni hanno preferito fare delle puntatine al famoso Casinò di Montecarlo, “Che viziati questi maitres!…” Alle 16,30, stanchi ma soddisfatti, siamo rientrati al Castellaro Golf Resort.

il Casinò di Montecarlo, cena, riunioni e… canzoni

Dopo la giornata monegasca, bella ma stancante, tutti hanno avuto la possibilità di tirare un po’ il fiato con un bel riposino nell’assoluta tranquillità del Castellaro Golf Resort. Alle 20 precise eravamo già di nuovo in “pista” con il consueto ricco aperitivo innaffiato, questa sera, con lo spumante Valleranza Chardonnay Piemonte Doc.

In seguito siamo passati a tavola dove ci è stato servito il seguente menu:

  • Tortino di baccalà e patate con insalatina di olive taggiasche
  • Raviolini di borragine al pomodoro fresco
  • Cuberoll argentino nappato al Nero d’Avola Patate dorate
  • Fagiolini al bacon
  • Tortino di cioccolato e pere con crema ghiacciata alla panna
  • Vini: Regaleali Bianco 2005, Sicilia Igt, Tasca d’Almerita
    Regaleali Nero d’Avola 2005, Sicilia Igt, Tasca d’Al merita – Inbrà 2003, Recioto di Soave Docg, Pasqua

Durante la serata è stato nominato Gran Maestro della Ristorazione, Clivio Leone, della sezione Torino. Alla fine, dopo un’applaudita esibizione canterina del Presidente Speri, i congressisti hanno trascorso ancora dei piacevoli momenti avendo come sottofondo la musica del bravo gruppo Notalibera, mentre i Gran Maestri della Ristorazione da una parte e le amirine da un’altra, si sono riuniti per discutere del loro prossimo futuro associativo.

Poi, tutti a nanna, domani ci aspetta un’interessantissima giornata a Genova organizzata dagli amirini locali guidati dal bravo Mario Chiara monte. Continua…..

Notizie AMIRA – Speciale Castellaro – Giovedì 16 novembre

Visita Genova

Oggi sveglia mattutina, alle 8 si parte per Genova. Fatta la prima colazione, tutti nei rispettivi pullman. Il tempo sembra voglia fare i capricci. Difatti sono quasi le 11 quando arriviamo a Genova ed è quasi diluvio. Piove, piove e piove. Tutto è andato bene per i “vuò cumprà”, hanno venduto centinaia di ombrelli. Il programma ha previsto “La Santa Messa” nella bellissima cattedrale di San Lorenzo officiata da Mons. Paletti. C’è stata molta commozione quando il presidente Speri ha ricordato tutti i nostri cari che sono scomparsi nell’ultimo anno.

Finita la messa, sempre sotto la pioggia siamo andati al Galata Eventi, dove gli amirini di Genova ci hanno offerto un’abbondante focacciata e un mare di trofie al vero pesto genovese preparato dallo chef Gian Paolo Belloni Zeffirino, Ambasciatore della Cucina Italiana nel Mondo. Poi, verso le 14 e 30 siamo andati al famoso “Acquario di Genova” su 10.000 m2 di superficie espositiva, ci sono circa 800 differenti specie acquatiche nelle loro ambientazioni. La simpatia delle foche, l’intelligenza dei delfini, la goffaggine dei pinguini, l’inquietante calma degli squali e la dolcezza dei cuccioli del mare ci hanno accompagnato lungo il percorso. E stato come un viaggio emozionante attraverso gli oceani.

Alle 16 e 30 abbiamo ripreso il pullman per ritornare a Castellaro. Un po’ il traffico, un po’ la distanza, siamo arrivati soltanto verso le 19 e 30.

Foto do Gruppo nell’Hotel de Pari

Cena di Gala – Nuovi Maestri

Erano quasi le 21 quando è iniziato il sontuoso aperitivo che ha preceduto la cena di gala del 51° Congresso dell’Amira. Tutti i partecipanti erano in abiti molto eleganti… i maîtres in smoking e le donne in abito lungo hanno creato un atmosfera di altri tempi. L’Amira come sempre sa fare le cose in grande. Dopo l’aperitivo tutti a tavola, nella sala C. Colombo del Castellaro Hotel Resort, con questo delicato menu:

  • Ricco aperitivo con finger food caldi e freddi ***
  • Sformatine di porri e branzino su dadolata di gamberi ***
  • Strude al violetto d’Albenga in salsa di Caste/magno e zafferano ***
  • Trofiette saltate alle capesante e zucchine ***
  • Grigliata mista di pesce
  • Torta A.M.I.R.A.
  • Vini: Spumante brut Torre di Giano, Lungarotti
    Torre di Giano 2005, Bianco di Torgiano Igt, Lungarotti
    Torre di Giano Vigna Pino 2004, Bianco di Torgiano Igt, Lungarotti
    Dulcis 2003, vino liquoroso, Lungarotti

Durante la serata che è stata allietata con musica dal vivo e ballerine brasiliane, sono stati nominati dei nuovi Gran Maestri della Ristorazione:

  • PERITO Giovanni, Sezione Ginevra
  • RIZZI Giordano, Sezione Milano
  • IASIELLO Giuseppe, Napoli
  • SCALABRINI Giordano, Sezione Verbania
  • MASETTI Aldo, Sezione Roma
  • BRANCA TO Stefano, Sezione Monaco

Inoltre, la signora Lorenza Guarracino è stata eletta Lady Amira 2006. Per concludere, il Presidente Speri ed il Fiduciario di Sanremo Guarracino, hanno ringraziato tutti ed hanno dato appuntamento per il prossimo anno. Dove? Si parla di Calabria chissà… l’ltalia è grande e bella….

Venerdì 17 novembre 2006 Partenza e… Arrivederci

Questa mattina è il giorno dell’Arrivederci. Si parte. Il congresso chiude i battenti. Quando finisce un nostro congresso c’è sempre un po’ di tristezza. La stessa che si prova quando si va via da un parente caro. Chi conosce l’AMIRA sa che è una grande famiglia. Gente che fa migliaia di chilometri per vedere gli amici di sempre. Poi, ogni anno accade che all’appello manca sempre qualcuno… sono le leggi della vita. Il bene che si vogliono gli amirini è veramente un bene sincero. Adesso per rivederci, così numerosi, bisogna aspettare un anno, anche se ai saluti ci sono tante promesse d’incontrarci durante l’anno. Poi accade sempre, per un motivo o per un altro, non ci si riesce. Secondo me, la cosa più grande che ci ha dato e ci da l’Amira è l’amicizia. Tutti noi dobbiamo impegnarci che questa resta sempre. Grazie Presidente, grazie Guarracino. Pochi sanno l’impegno che ci avete messo per farci trascorrere questi bei giorni sulla riviera dei fiori.

Arrivederci all’anno prossimo. W l’Amira.
Diodato Buonora

Concorso IPSSAR

LA SEZIONE A.M.I.R.A MILANO-LAGHI ALLA IPSAR “GIANNI BRERA“ PER IL PREMIO “STAGE COMPETITION 2006”

E’ giunta alla 4°edizione questa manifestazione che ha visto alla ribalta giovani promesse del settore alberghiero. I vari settori: sala-bar, cucina e ricevimento. La prova per gli allievi di sala-bar consisteva nella stesura e presentazione di un menu con abbinato il relativo vino, creazione, redazione e realizzazione di una bevanda miscelata. Risposte a test attitudinali e colpo d’occhio. La giuria composta dal cancelliere O.G.R.M. Mario Petrucci, dal Sig. Antonio Di Ciano socio A.M.I.R.A. e da gli I.T.P. di SALA-BAR Prof. Pino Audino e Giuseppe Bocale.

Il vincitore Giorgio De Nardi con il cocktail “STRAWBERRY PASSION” ha ricevuto in premio la coppa messa in palio dalla scuola “G.BRERA”. Un particolare riconiscimento di professionalità da parte dell’associazione A.M.I.R.A. è andata all’allieva Martino Francesca.

Nell’occasione è stata consegnata nelle mani del D.S. Prof. Giuseppe Carrieri una stampa con il simbolo della nostra associazione quale riconoscimento di stima competenza e di collaborazione per il futuro. Un ringraziamento particolare va rivolto al Prof. Giovanni Bocale che con il suo impegno e dedizione ha fatto si che la manifestazione si sia svolta impeccabilmente sotto tutti i punti di vista.

Ad Maiora
P.R. Antonio di Ciano

Questionario proposte nelle scuole alberghiere

Proposto nelle scuole alberghiere lombarde

La sezione A.M.I.R.A. Milano-Laghi è stata invitata da alcune Scuole Alberghiere Lombarde a presenziare agli esami degli alunni della classe terza come tecnici esterni. Con i soci che hanno partecipato agli esami, abbiamo fatto una tavola rotonda per scambiarci le varie esperienze e conoscere il grado globale di preparazione degli allievi.

Tutti hanno espresso pareri positivi sulla preparazione didattica e soprattutto sull’interesse professionale manifestato da queste nuove leve. In tale occasione, è stato distribuito ai vari presidi un questionario che ci è stato consegnato diligentemente compilato con risposte esaurienti e inerenti alla realtà scolastica.


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ISTITUTO Carlo Porta MilanoISTITUTO Collegio dei Ballerini Seregno